
Neuroplasticità e Neurofeedback: come il cervello può imparare a stare meglio
Negli ultimi anni le neuroscienze hanno scoperto qualcosa di davvero sorprendente: il nostro cervello non è “fisso”, ma può cambiare, adattarsi e imparare per tutta la vita.
Questa capacità si chiama neuroplasticità e ci spiega perché possiamo migliorare il nostro benessere mentale anche dopo periodi difficili o stressanti.
Una tecnica che si basa proprio su questa capacità del cervello è il Neurofeedback: un metodo innovativo e naturale che ci aiuta ad “allenare” la mente, imparando a regolare meglio l’attività cerebrale.
Cos’è il Neurofeedback?
Il Neurofeedback (o biofeedback cerebrale) è una tecnica non invasiva che funziona come uno specchio per il cervello: grazie a speciali sensori e a un software, si può osservare in tempo reale l’attività cerebrale e imparare, passo dopo passo, a modificarla in modo positivo.
È stato usato con successo per aiutare persone con:
ADHD (iperattività e difficoltà di concentrazione)
Ansia e stress
Insonnia
Umore basso o depressione
Con il tempo, il cervello diventa più equilibrato e capace di autoregolarsi da solo.
Cosa dicono gli studi?
Numerose ricerche scientifiche supportano l’efficacia del Neurofeedback nel migliorare vari disturbi neuropsicologici. Ad esempio, uno studio del 2009 condotto da Arns et al. ha evidenziato che può ridurre significativamente i sintomi dell’ADHD, con miglioramenti comparabili a quelli ottenuti con i farmaci, ma senza effetti collaterali.
Per quanto riguarda l’insonnia, una meta-analisi del 2024 ha analizzato vari studi clinici randomizzati, evidenziando come il Neurofeedback, pur non superando la terapia cognitivo-comportamentale, possa migliorare in modo percepito la qualità del sonno.
Nel trattamento della depressione, uno studio del 2015 ha riportato una riduzione significativa dei sintomi depressivi e ansiosi nei partecipanti che hanno seguito questo tipo di trattamento.
Un ulteriore ricerca del 2021 ha dimostrato che l’allenamento del Neurofeedback focalizzato sull’aumento dell’attività delle onde alfa può migliorare i tratti d’ansia e i sintomi depressivi nei pazienti con disturbo d’ansia generalizzato.
Questi studi suggeriscono che il Neurofeedback può essere una strategia terapeutica efficace e non invasiva per affrontare una varietà di disturbi, migliorando la regolazione emotiva e la qualità della vita dei pazienti.

Perché è importante oggi?
Viviamo in un mondo veloce e spesso stressante. Il Neurofeedback è un modo naturale, personalizzato e basato su solide ricerche scientifiche per prenderci cura della nostra salute mentale.
Pensare che il cervello possa “imparare a stare meglio” semplicemente osservando se stesso è un’idea potente – e già oggi sta diventando realtà in molti ambiti: dalla terapia, alla scuola, fino allo sport e alla performance mentale.

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