Tra i disturbi psicotici la schizofrenia è uno dei più noti, caratterizzato da gravi alterazioni cognitive, emozionali e comportamentali che comprendono:
pensiero disorganizzato: le idee non sono collegate tra loro in maniera logica
percezione distorta
alterazione dell’attenzione
disfunzioni bizzarre dell’attività motoria
affettività piatta o inappropriata
I pazienti schizofrenici si isolano dalle persone e dalla realtà, spesso per rifugiarsi in un mondo fantastico di deliri e allucinazioni. Generalmente i sintomi compromettono il funzionamento in diversi ambiti della vita.
Classificazione dei disturbi psicotici:
Schizofrenia
Disturbo schizofreniforme
Disturbo Schizoaffettivo
Disturbo delirante
Disturbo psicotico breve
Disturbo psicotico condiviso
Disturbi psicotici dovuti ad una condizione medica o indotti da sostanze
(APA, 2000)
Incidenza
Uno studio condotto in Svizzera (giugno 2012) su un campione di 256 mila persone, dal professor Sommath Chatter, dell’OMS, ha messo in luce come il 12% della popolazione normale abbia vissuto sintomi psicotici nell’anno precedente, senza chiaramente essere considerati tali.
Il trattamento della schizofrenia
La grande varietà di sintomi che affliggono le persone con disturbo schizofrenico, rende problematico il trattamento. Una prima difficoltà che spesso si riscontra è l’assenza di consapevolezza della propria patologia, motivo per cui il paziente rifiuta il trattamento e diffida sempre di più dalle terapie e dalle figure mediche, non riconoscendone l’utilità. Fino a pochi anni fa l’approccio terapeutico alle psicosi era basato esclusivamente sui farmaci, successivamente è stato affiancato da una terapia di supporto individuale e familiare e recentemente alcuni ricercatori hanno applicato la terapia cognitivo-comportamentale anche a tali disturbi, valutandone l’efficacia e ottenendo risultati incoraggianti. (Fava, 2013)