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Intervista all’ortopedico. L’alluce valgo

Intervista alla dottoressa Cecchi Myriam, Medico Chirurgo Specialista in ortopedia e traumatologia Patologie della mano e del piede Neurochirurgia periferica

Quando è opportuno operare l’alluce valgo?

Ci si opera quando l’alluce valgo è doloroso e quando la borsite (cipolla) che si forma rende difficile trovare scarpe comode.
Quando la qualità della vita quotidiana è ridotta.
Un alluce valgo non si opera per sole finalità estetiche, poiché se non doloroso vuol dire che ha trovato il suo equilibrio.

In cosa consiste la tecnica percutanea?

Si effettuano dei forellini cutanei attraverso i quali si introducono delle frese simili a quelle in uso odontoiatrico con le quali si effettuano modellamenti e sezioni ossee che permettono poi manualmente di correggere le deformità.
Tale tecnica infatti non prevede incisioni cutanee e cicatrici chirurgiche. Le correzioni ossee avvengono sotto controllo radiografico intra-operatorio a mezzo di fluoroscopio.
Non vengono utilizzati mezzi di sintesi di alcun genere e le fratture rimangono libere di spostarsi sotto l’effetto del carico che viene concesso precocemente. Viene tuttavia confezionato un bendaggio contenitivo a mantenimento della correzione ottenuta in sede operatoria che non va in alcun modo manomesso. Tale bendaggio sarà rimosso 20 giorni dopo l’intervento e sostituito dall’applicazione di semplici cerotti, utili a prevenire possibili perdite di correzione.
Il paziente comunque inizierà a deambulare immediatamente dopo l’intervento con idonea scarpa ortopedica che permetta l’appoggio completo del piede.

Quanto tempo occorre per guarire?

La guarigione è molto rapida perché immediatamente dopo l’intervento il paziente può deambulare con idonea scarpa ortopedica che permetta l’appoggio completo del piede.
L’autonomia nella vita quotidiana in casa e in famiglia è immediata mentre nella vita lavorativa il limite può essere dato dalla tipologia del lavoro svolto. Un lavoro sedentario come ad esempio di segreteria, d’ufficio o dirigenziale, ecc, può ricominciare dopo 4-7 giorni. Un lavoro svolto essenzialmente in piedi, con sforzi, come ad es. manovale, muratore, maestra d’asilo, cuoca, badante, prevede una ripresa dopo circa un mese e mezzo.
E’ concesso anche guidare dopo circa 20 giorni e l’attività sportiva può essere ripresa dopo tre mesi.
Il ritorno ad una calzatura normale è graduale anche se si sconsiglia l’uso di scarpe strette prima dei tre mesi dopo l’intervento.

Vantaggi della tecnica percutanea rispetto alla tecnica tradizionale

I vantaggi sono:

  • Assenza di cicatrici,
  • Assenza di mezzi di sintesi,
  • Deambulazione immediata e autonomia immediata,
  • Assenza di dolore nella maggior parte dei casi (La percentuale dei pazienti che soffrono nell’immediato post-operatorio è molto diminuita rispetto alla tecnica tradizionale, difatti la maggior parte dei pazienti riferisce assenza di dolore o dolori molto sopportabili)
  • Complicazioni post-operatorie molto ridotte o assenti (Sono diminuite le complicazioni legate alle incisioni chirurgiche e all’applicazione dei mezzi di sintesi ed anche la profilassi trombo-flebitica viene somministrata in quantità e tempi ridotti poiché il paziente deambula subito. La concessione immediata del carico permette una correzione fisiologica dell’assetto scheletrico e lo spostamento delle fratture secondo la “necessità del piede”)
  • Possibilità di recidiva notevolmente ridotta, in quanto ne è stata riscontrata una minore incidenza rispetto alla tecnica tradizionale.

Tempo di ricovero

È un intervento che può essere effettuato in day hospital.
Tuttavia bisognerà tenere in considerazione l’età del paziente, la gravità della deformità del piede (se l’intervento è limitato all’alluce valgo o se il paziente presenta anche dita a martello, meta tarsalgia o altro), e l’orario di intervento chirurgico, in quanto è bene rimanere ricoverati almeno per le prime 5 -6 ore dopo l’esecuzione.