Test neuropsicologico

La neuropsicologia si avvale di un preciso metodo di valutazione: l’esame neuropsicologico. Esso viene definito come un processo complesso e articolato, mirato alla delucidazione e misurazione del funzionamento cognitivo di un individuo in seguito ad un danno cerebrale, attraverso la progressiva raccolta, interpretazione e sintesi delle informazioni sullo stato cognitivo.

L’esame neuropsicologico fornisce importanti informazioni sul comportamento, le capacità cognitive, la personalità, le abilità apprese e il potenziale riabilitativo delle persone che hanno subito una lesione cerebrale.


Lefinalità della valutazione neuropsicologicasono molteplici (Mondini et al. 2009):

  • definire lo stato cognitivo della persona e specificare le caratteristiche delle funzioni cognitive compromesse e/o risparmiate;identificare le relazioni tra le misure neuropsicologiche e le difficoltà nella vita quotidiana;
  • fornire informazioni per riuscire a mettere a punto un protocollo di intervento riabilitativo;
  • contribuire alle diagnosi medica o alla diagnosi differenziale tra patologie diverse;
  • fornire e certificare informazioni sullo stato cognitivo di una persona con valore a fini peritali.

La prima valutazione prevede:

Analisi della domanda: analisi delle motivazioni che hanno portato alla richiesta di una valutazione e dello scopo per cui sono necessarie le misure sullo stato cognitivo di una persona.

Anamnesi:prevede la raccolta dettagliata delle informazioni sulla recente e passata storia medica, psicologica e cognitiva del paziente. Nello specifico vengono raccolte tutte le informazioni sulla vita del paziente, sulla storia clinica, sulla presenza di familiarità dei disturbi presentati dal paziente etc.

Colloquio clinico con il caregiverper indagare eventuali cambiamenti di personalità o di comportamento nel paziente.

Somministrazione di strumenti quantitativi e standardizzati:

Solitamente, la fase della somministrazione dei test viene suddivisa in due momenti:uno di screening e uno successivo di approfondimento. Durante la fase di screening, che tiene conto anche delle informazioni provenienti dall’anamnesi e dal colloquio clinico, l’obiettivo sarà di ottenere un profilo cognitivo generale del soggetto sottoposto alla valutazione, rilevando se il paziente presenta disturbi in alcune funzioni cognitive. In questa fase, l’indagine testistica riguarderà la valutazione primaria di molte funzioni neuropsicologiche, utilizzando prove brevi, in modo tale che l’intera valutazione possa concludersi entrocirca un’ora e mezza.

Solitamente, vengono impiegate batterie di test, ovvero insiemi di test neuropsicologici diversi, fra loro raggruppati e somministrati in sequenza, con il chiaro scopo di ricoprire la valutazione della maggior parte delle dimensioni del comportamento cognitivo.

La valutazione generale è molto importante perché fornirà le coordinate per definire una eventuale successiva fase di approfondimento: le funzioni cognitive che mostreranno una prestazione al di sotto della norma (o quasi) saranno successivamente vagliate meglio nel dettaglio e con prove più mirate.

Come si può osservare nella tabella n. 2 (tratta dal lavoro di Bellamoli et al.,) sono disponibili differenti test per ciascuna delle funzioni cognitive, che permettono di ottenere un profilo generale dello stato cognitivo del paziente.

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